SCANNELLATORI SERIALI MAGNETICDAYS sul tetto di WATOPIA!!! 

L’ultima tappa con il BOTTO!!!   

Ce l’abbiamo fatta, dopo stagioni e stagioni siamo riusciti a salire sul gradino più alto del podio!

Eugenio Feliziani che gestisce entrambe le squadre però non si è  accontentato di vincere solo con una Squadra ma ha osato ed ha vinto anche con la sorella gemella. Due squadre degli Scannellatori Seriali si ritrovano così a vincere due gironi di A1.

i complimenti vanno a tutti in primis  ai giocatori: 

Alberto Pedretti, Patrick Facchini, Riccardo Donatello, Carlo Fabio Marcello Calcagni, Rossano Costantini, Lorenzo Randazzo, Marco Cacciamani, David Bevilacqua, Armin Rath, Eugenio Feliziani, Simoni Bonifazi, Andrea Pendini, Giampietro Maffioletti.

Ma Eugenio Feliziani ha davvero fatto la MAGIA come Rider, come Direttore Sportivo a caccia di talenti, come Manager, come Team Car.. e come PSICOLOGO.. perchè i nostri atleti o sono pazzi o non li vogliamo.

La magia Eugenio l’ha fatta all’ultima gara… chi troppo vuole nulla stringe.. ma chi non troppo vuole non può raggiungere le STELLE!! Si sposa in pieno con la filosofia SCANNELLATORI SERIALI..

“scannellare senza paura della crepa”  

e così cambia formazione.. muove gli atleti per vincere anche nell’altro girone di A1 quelli degli “A SORRETA” .. o tutto o niente.

Alle 19:45 la chat esplode.. gli A SORRETA stravincono l’ultima tappa e sono primi nel girone ora si deve aspettare solo la MAGNETICDAYS .. devono mantenere il vantaggio.

Alle 21:45 si può festeggiare.. abbiamo fatto la doppietta in A1 .. abbiamo vinto due gironi su due!!!

Non si può chiudere senza aver menzionato e ringraziato MAGNETICDAYS ed in particolare Marco Sbragi che fin dall’inizio ha appoggiato il progetto di Scannellatori Seriali fornendo agli atleti che ne erano sprovvisti di un rullo smart eccellente come il Jarvis per partecipare alle competizioni su Zwift ma soprattutto allenarsi. 

Alcuni di loro hanno seguito un vero programma di allenamenti per crescere dal punto di vista atletico allenando i valori richiesti da gare a tutta come quelle di Zwift o di altre piattaforme simili.

E’ stato forse uno scambio alla fine dove lo stesso Jarvis ha avuto diversi feedback durante questo percorso, feedback che hanno permesso di evolvere una macchina che nasce come mezzo di allenamento ad una macchina versatile ed affidabile anche per le gare indoor.